venerdì 4 gennaio 2013

La Sacralità dell'Io-Dio

La mia genesi.

Stabilisco la mia essenza separando i fluidi, ed ecco che ho un alto e un basso, ho qualcosa che posso usare per darmi un’idea di presenza. Confermo questa mia presenza con la sensazione di luce e tenebra in modo da ottenere ogni gradazione di trasparenza e una consistenza materiale del mio essere.

Sono maschio e femmina in quanto non esiste altro essere come me per darmi la possibilità di definirmi in quel senso. Sono immerso nel fluido di me stesso, fluido che rendo più consistente per muovere in esso a piacimento la mia idea. Riempio questo spazio di idee di meravigliosa e indicibile bellezza immaginando i pianeti, le stelle, la terra, gli alberi, i fiori, gli animali che riempiono le acque, i cieli e la terra.

Con un soffio eleggo a governo della mia creazione un essere speciale come da mia immagine, e poi un altro simile che lo aiuti. Insegno loro la gioia della spensieratezza, ma il seme della ragione cresce in loro e perdono il controllo e la fede sulla loro meravigliosa essenza. Si struggono così nel timore di una mia vendetta che mai potrà arrivare.

Lascio che abbiano l’impressione di perdersi, o di trovarmi, o di credere di non essermi sufficientemente vicini. Lascio che a loro volta mi immaginino con gli aspetti più diversi, anche simili al corpo fisico che si sono scelti per provare a loro stessi di esistere. Lascio che continuino a seguire Dei diversi da me, perché so che ogni Dio è comunque me, se non lo fosse non sarei Dio. Lascio che mi chiamino con il nome che preferiscono perché tutti i nomi sono il mio nome, ma anche perché in realtà io non ho un nome. Lascio che credano veramente in un inizio e una fine diversi da quelli reali. Lascio che si rivolgano a me e mi chiedano l’aiuto che sono convinti di non potersi dare da soli e lascio che credano che la soluzione che hanno trovato sia quella che ho suggerito.

Lascio semplicemente che l’uomo continui a vivere anche se crede di morire o di vedere qualcun altro farlo. Lascio che mi creda o che non lo faccia quando gli suggerisco le più belle cose che si possano immaginare. Lascio che mi uccida o che mi elegga a salvatore.

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